Clausole assicurative e carrozzerie fiduciarie, facciamo chiarezza.

Sicuri che le polizze che limitano gli indennizzi a chi sceglie senza vincoli il riparatore siano legali? Facciamo un po’ di chiarezza.

Tutti i carrozzieri sanno bene che non è legittimo differenziare o ridurre il risarcimento a seconda di chi ripara l’auto, sia nelle RC auto che nelle garanzie dirette.

Le clausole che prevedono franchigie o penali se l’assicurato si rivolge a carrozzerie non convenzionate sono illegittime perché vessatorie. Queste clausole infatti penalizzano il consumatore creandogli problemi nella libera scelta del riparatore, condotta illegittima e non in linea con il Codice del Consumo.

La III Sez. civile della Cassazione, con la sentenza del 15 maggio 2018 n. 11757, ha però creato un po’ di confusione perché, secondo ambienti filo assicurativi, la Corte avrebbe attraverso questa sentenza ritenuto legittime le polizze di Presto & Bene rendendo lecito quello che invece lecito non è, ovvero ridurre i risarcimenti nel caso ci si sia rivolti ad un carrozziere fiduciario.

Questa sentenza però non aveva mai sostenuto tale tesi ma si era sostanzialmente limitata a affermare che è lecito proporre polizze che non prevedono il pagamento diretto in denaro ma risarcire l’assicurato sotto forma di riparazione.

Questa primavera il tribunale di Torino, con la sentenza n 1067 del 7 marzo 2019, è ritornato sulla questione Presto & Bene, chiarendo che le polizze AP&B non legittimano la riduzione del risarcimento, poiché sono polizze che prevedono erogazioni in denaro e non la riparazione a cura e spese dell’assicuratore.

Punto molto interessante di questa sentenza infatti è proprio questo: l’assicuratore può fare, teoricamente, polizze che prevedono riparazioni in alternativa al pagamento. Deve però escludere ogni erogazione di denaro dalla polizza, specificare le modalità di riparazione e fornire garanzie sulla qualità della riparazione.

In definitiva, siete liberi di scegliere su quale carrozziere riporre la vostra fiducia. 

Seggiolini con dispositivo anti-abbandono: c’è l’ok del Consiglio di Stato.

Sarà presto obbligatorio l’uso dei seggiolini salva bebè, quelli con il dispositivo anti-abbandono, per i bambini sotto gli anni 4.

Il Consiglio di Stato ha dato il parere favorevole, con qualche osservazione che il Ministro dei trasporti dovrà accogliere.

Si sta per concludere l’iter burocratico dell’atteso provvedimento che inserisce l’obbligo dei seggiolini anti-abbandono sulle automobili. Dalla sezione consultiva per gli atti normativi del Consiglio di Stato, infatti, è arrivato il via libera al parere richiesto dal Ministero; rimangono comunque alcune osservazioni di merito che rendono meno automatica la pubblicazione del decreto e la sua applicazione.

Lo schema del decreto che è stato sottoposto al parere del Consiglio di Stato, in particolare, è ritenuto corretto, mentre la parte relativa agli impatti economici della norma è stata ritenuta “lacunosa”.

Inoltre sono state rilevate alcune difformità di contenuto nel decreto: viene chiesto di chiarire qualche caratteristiche essenziali della norma, in particolare modo in riferimento ai dispositivi indipendenti che devono rispondere a caratteristiche specifiche.

Ci sono alcuni aspetti sui quali il Consiglio di Stato chiama l’attenzione del Governo: ad esempio l’incongruenza per cui l’obbligo viene assicurato nel Codice della Strada per i bambini con statura inferiore a 1,5 mentre nel decreto l’obbligo è per i bambini di età inferiore ai 4 anni e quindi si chiede di eliminare questa difformità.

Il termine per l’entrata in vigore è stato spostato (era fissato per luglio 2019) al 2020, visto anche i che i passaggi istituzionali prevedono che il testo, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, diventi legge dopo 120 giorni.

Si ipotizza dunque che l’obbligo scatterà nei primi giorni di febbraio 2020, con il recepimento del regolamento europeo R129 che introduce i criteri di classificazione per il trasporto dei bimbi non più in base al peso ma all’altezza.

 

Trasporto dei bambini in auto con Seggiolino

 

 

Le Auto super tecnologiche al Ces di Las Vegas | L’ automotive del terzo millennio è sempe più Hi-Tech

Le Auto tecnologiche del futuro in scena al CES di Las Vegas. Guida autonoma ed intelligenza artificiale le grandi protagoniste.

Le auto super tecnologiche sotto i riflettori del CES, il Consumer Eletronic Show che quest’anno compie 50 anni. Da mezzo secolo l’evento americano è uno dei palcoscenici più importanti al mondo nel settore dell’alta tecnologia.

Tra le innovazioni che da sempre contraddistinguono la kermesse non manca mai il mondo dell’ automotive.

Anche nell’edizione 2017 appena conclusasi, tenutasi a Las Vegas (Nevada), protagoniste sono state le grandi multinazionali legate all’automobile che hanno fatto a gara presentando le loro ultime Hi-tech cars, vere e proprie vetture avveniristiche destinate a rivoluzionare il mondo della mobilità.

 

Auto super tecnologiche

 

 Auto super tecnologiche. Guida autonoma ed intelligenza artificiale.

Parole d’ordine guida autonoma ed intelligenza artificiale. I brand dell’automotive puntano su vetture sempre più indipendenti dotate di tecnologia e lussi decisamente futuristi.

 

Auto super tecnologiche

 

Le tedesche alla riscossa

Immancabile come sempre Bmw. La casa di Monaco di Baviera, costantemente attenta alle innovazioni, presenta l’innovativo HoloActive Touch System, un sistema di controllo che si basa sul riconoscimento dei gesti.

Sempre protagonista anche Mercedes-Benz. La casa della stella punta sull’intelligenza artificiale con il suo “Mercedes-Benz User Experience”. (MBUX).

Questo sofisticato sistema utilizzerà l’intelligenza artificiale per offrire nuove funzionalità e sarà dotato di un’interfaccia particolarmente intuitiva integrata con le soluzioni di connettività Mercedes.

A Las Vegas l’azienda di Stoccarda presenterà anche i suoi nuovi modelli di auto super tecnologiche:

Auto super tecnologiche

 

Auto super tecnologiche

 

Auto super tecnologiche

 

Le novità dal Sol levante

Quando si tratta di auto super tecnologiche, le nipponiche non stanno a guardare. Dal Giappone sbarca Honda che svelerà la sua NeuV  (veicolo che promette di essere capace di percepire le emozioni degli occupanti) e Nissan che punta anch’essa su un nuovo modello di intelligenza artificiale.

Il colosso Toyota svela la Toyota Concept-i,  l’auto che impara dal guidatore.

 

FCA e Waymo

Grandi attese per Fiat Chrysler e Waymo (la prima Google car pronta al suo ingresso sul mercato)

 

Auto super tecnologiche

 

FCA porta alla ribalta il Chrysler Portal Concept,  la nuova elettrica della casa Torinese, dotata di un’autonomia di 400 km ed un tempo di ricarica di soli 20 minuti. Perfettamente equipaggiata provvista di ogni confort a bordo. Un gioiello ideale per l’intrattenimento e la connessione.

 Auto super tecnologicheAuto super tecnologiche

 

Innovazione a stelle e strisce con Ford

Infine Ford. L’azienda americana punta sulla sua auto a guida autonoma presentando la Ford Fusion Hybrid.

 

Auto super tecnologiche

Nuovi nomi alla ribalta.

Il palcoscenico del CES è non solo terra delle grandi case ma anche teatro importante per start up e nuovi nomi che ambiscono alla grande ribalta.

L’edizione 2017 ha segnato l’avvento della FF91 la vettura elettrica a guida autonoma realizzata dalla start-up Faraday Future. Una vettura capace di ottime prestazioni su strada e dotata di uno scatto da 0 a 100 miglia orarie (97 km/h) in soli 2.39 secondi. La FF91 non è ancora in commercio, la sua produzione è prevista infatti per il 2018.

 

Auto super tecnologiche

 

Tesla lancia sul mercato il suo primo camion elettrico | Il Tir che riscrive il concetto di trasporto

Si chiama “Semi Truck” ed è il nuovo camion interamente elettrico della statunitense Tesla. Un gioiello di tecnologia destinato a cambiare le regole della mobilità pesante.

Il 16 Novembre sarà ricordata come una data storica nel mondo del trasporto pesante e non solo.

Tesla, l’azienda statunitense famosa in tutto il mondo per le sue creazioni futuristiche, lancia sul mercato “Semi Truck”. Il primo camion firmato dall’azienda californiana, interamente spinto da motore elettrico e dotato di autopilota.

Camion Tesla

Semi Truck. Il camion Tesla ad alta sicurezza ed emissioni zero.

Un design futuristico, coerente con il suo grande bagaglio tecnologico.

Semi truck rincorre l’ambizioso obiettivo di  ridurre drasticamente gli onerosi costi di gestione e di esercizio, grazie all’utilizzo di un sofisticato sistema di propulsori ad emissioni zero.

Un moderno sistema di alimentazione elettrica composto da quattro motori (elettrici) che consentono alte prestazioni, capaci di una accellerazione  da 0 a 96 Km/h in soli 5 secondi (20 in condizioni di pieno carico), unita ad una grande facilità di manutenzione. Un’autonomia di ben 800 km con una sola ricarica della batteria. (che avviene ormai con modalità sempre più comode e veloci grazie anche all’utilizzo dei moderni megacharger).

Oltre al grande impatto ecologico, il primo camion Tesla mira a rivoluzionare anche la sicurezza su strada. Semi Truck sigla l’avvento delle moderne tecnologie di guida autonoma.

 

Camion Tesla

 

La futuristica cabina del conducente, seduto in posizione centrale, è munita della più moderna versione di  guida semiautomatica Autopilot: sistema che permette al tir di mantenere la velocità di marcia e la giusta distanza dagli altri veicoli, di rimanere nella propria corsia e frenare autonomamente in caso di emergenza.

Un sistema di navigazione in grado di sostituire, in un futuro sempre più prossimo, il conducente in carne ed ossa. Una grande rivoluzione che punta a ridurre notevolmente gli incidenti causati dall’errore umano.

Camion Tesla

Camion Tesla

Semi truck. La scommessa di Tesla.

Tesla si gioca molto con il suo primo veicolo commerciale sul mercato. La produzione del Semi Truck inizierà nel 2019 ma è già possibile prenotare gli ordini versando un anticipo di 5000 dollari.

L’azienda guidata da Elon Musk punta infatti, non solo a rivoluzionare il mondo dei trasporti, ma anche a risanare le dissanguate casse dell’azienda di Palo Alto che, dal giorno della sua fondazione (appena nel 2003), ha dilapidato un patrimonio finanziario di quasi 10 miliardi di dollari, chiudendo il suo ultimo trimestre (il peggiore di sempre) con perdite nette di 619 milioni di dollari.

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Cambio pneumatici invernali | Dal 15 novembre entra in vigore l’obbligo del cambio gomme.

Cambio pneumatici invernali. Dal 15 Novembre scatta l’obbligo del montaggio gomme per l’ Italia. Ma attenzione all’estero, dove le regole cambiano.

 

Cambio pneumatici invernali

 

Dal 15 novembre scade in italia il termine ultimo per il montaggio delle gomme invernali. Diventa quindi obbligatorio su buona parte della nostra rete stradale, la dotazione invernale.

Tutte le automobili ed i mezzi pesanti non potranno circolare se non dotati di pneumatici marchiati M+S oppure catene (o calze) a bordo.

Ricordiamo che le singole ordinanze sono di natura locale ed è quindi compito degli automobilisti tenersi correntemente informati sui modi e sulle tempistiche di applicazione delle varie disposizioni.

L’obbligo è in vigore fino al 15 aprile 2018 ed è attivo su molte strade regionali (quasi tutte), provinciali e comunali, nonchè su tutte le autostrade, le tangenziali ed i raccordi autostradali del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. (Il termine tuttavia può essere posticipato dai singoli enti proprietari delle strade a seconda delle previsioni meteo).

(Per avere tutte le informazioni inerenti le singole ordinanze vi invitiamo a consultare il sito  www.pneumaticisottocontrollo.it).

Cambio pneumatici invernali

Cambio pneumatici invernali. Quali pneumatici montare.

I pneumatici da montare sulla vettura sono quelli recanti la sigla “M+S”.

Nonostante gli M+S siano le gomme valide ai fini delle disposizioni di legge, è consigliabile scegliere pneumatici che abbiano anche il simbolo della “montagna col cristallo di neve”, identificativo delle gomme ad alte prestazioni in caso di neve o ghiaccio.

Fate molta attenzione alla marca, in quanto brand diversi forniscono prestazioni diverse, talvolta molto divergenti. Recenti test hanno dimostrato come alcuni pneumatici abbiano tempi e spazi di frenata anche di 10 o 15 metri in più rispetto ad altri.

Cambio pneumatici invernali

Perchè le gomme invernali.

Le gomme invernali sono costituite da una mescola “morbida”, che ha la peculiarità di entrare in temperatura facilmente.

Questo le consente di garantire la migliore aderenza possibile anche in condizioni estreme come ad esempio fondi ghiacciati .

Hanno inoltre una trama studiata appositamente per garantire la massima performance sulle strade invernali.

I pneumatici invernali hanno infatti intagli più profondi, che servono a fare maggior presa anche su fango e neve, permettendo poi di “espellerla” girando. Ricordatevi quindi di sostituire le gomme da neve quando lo spessore degli intagli scende sotto i 4 millimetri e comunque sempre dopo un paio di anni. (Dopo tale periodo infatti la mescola tende ad indurirsi ed a perdere le sue caratteristiche di morbidezza e, conseguenzialmente, le sue peculiarità di aderenza).

 

Cambio pneumatici invernali

Cambio pneumatici invernali. Nessun obbligo per moto e scooter.

L’obbligo di montare gomme invernali, non si applica alle due ruote.

Nonostante esistano pneumatici invernali anche per scooter e moto, la legge non prevede alcun obbligo di montarle durante la stagione invernale.

Moto, scooter e ciclomotori possono quindi liberamente circolare anche d’inverno con le gomme estive.

Attenzione però. La circolazione dei mezzi a motore a due ruote è limitata al fatto che non ci sia fondo ghiacciato, innevato, o nevicate in atto.

In presenza di queste circostanze infatti il codice della strada vieta la circolazione ai mezzi a due ruote, indipendentemente dal tipo di gomme che montano. E’ in assoluto vietato quindi la circolazione alle moto sulla neve, (anche se dotate di gomme da neve).

Cambio pneumatici invernali

Cambio pneumatici invernali. Le normative all’estero.

L’ Italia non è il solo Paese sprovvisto di una regolamentazione univoca per tutto il territorio nazionale. Molti i paesi in Europa che non hanno una normativa applicabile uniformemente a tutto il territorio.

Francia

In Francia non esiste un obbligo generale di equipaggiamento invernale.

La necessità di montare pneumatici e catene viene indicata tramite una specifica segnaletica stradale.

La necessità dell’equipaggiamento con catene viene indicato con il segnale del pneumatico bianco con catene su sfondo blu.

L’ utilizzo delle sole gomme invernali sono ammesse invece quando sono presenti segnali recanti il messaggio “pneus neige admis” oppure “pneus hiver admis”. (La segnaletica può tuttavia venire modificata in tempi brevi).

Svizzera

Anche in Svizzera non esiste un obbligo generale di equipaggiamento invernale. Vige però una norma: chi rallenta il traffico perché circola sprovvisto di dotazioni adeguate rischia di incorrere in pesanti sanzioni.

Germania

Così come la Svizzera, anche la Germania adotta lo stesso principio: l’equipaggiamento deve essere adatto alle condizioni meteorologiche.

L’obbligo di pneumatici invernali (montati su ciascuna delle quattro ruote) scatta in determinate condizioni del manto stradale:

  • quando il fondo stradale è ghiacciato;
  • fondo stradale scivoloso;
  • fondo coperto di poltiglia di neve.

Austria

Oltralpe, Vienna ha imposto l’uso dell’equipaggiamento invernale per tutte le macchine ed autocarri di stazza fino alle 3,5 tonnellate tra il primo novembre ed il 15 aprile, in caso di neve, poltiglia di neve o ghiaccio.

La circolazione è permessa esclusivamente ai mezzi dotati di pneumatici invernali, del tipo M+S, M.S oppure M&S, montati su tutte le ruote e dotate di un profilo minimo di 4 millimetri in caso di struttura radiale e 5 millimetri nel caso di struttura diagonale.

E’ previsto l’utilizzo delle catene sulle gomme estive nei casi in cui il manto stradale sia ricoperto in “maniera permanente o semipermanente di neve o ghiaccio“.

 

Cambio pneumatici invernali

Koenigsegg Agera RS | L’auto di serie più veloce al mondo

La hypercar svedese è l’auto di serie più veloce di sempre, sfrecciando sul deserto del Nevada a 446,97 Km/h.

auto di serie più veloce al mondo

E’ svedese l’auto di serie più veloce al mondo, la nuova regina della velocità su strada.

Sul deserto del Nevada (USA) la Koenigsegg Agera RS sfreccia lungo i 18 km dell’autostrada portando la lancetta alla velocità siderale di 446,97 km/h, sbriciolando il precedente record stabilito nel 2010 dalla Bugatti Veyron 16.4 Super Sport (sul tracciato Volkswagen di Ehra-Lessien si “fermò” a 431 km/h spinta da un motore W16 8 litri quadriturbo da 1.250 cv); nel 2014 dalla Hennessey Venom GT, (con i suoi 435 km/h registrati al Kennedy Space Centre di Cape Canaveral, Florida) ed il primato storico datato 1938 siglato dalla mitica Mercedes Benz Rekordwagen W125 da gara (vettura modificata che raggiunse i 432,70 km/h nel chilometro lanciato ed i 432,40 km/h nel miglio lanciato).

Un autentico bolide di potenza che ha conquistato anche il record assoluto di velocità sul miglio e sul chilometro lanciato.

auto di serie più veloce al mondo

L’ auto di serie più veloce al mondo. Agera RS, capolavoro di meccanica, potenza ed aereodinamica

Per raggiungere certe prestazioni la Agera RS è stata progettata e costruita con la massima attenzione al rapporto peso potenza.

Sotto la scocca monta un motore V8 5 litri biturbo con sovralimentazione di 1360 cv e 1371 Nm di coppia (una coppia massima di 1.280 Nm a 4.100 giri/min e la bellezza di 1.000 Nm disponibili tra 2.700 e 6.170 giri/min. per un peso complessivo della vettura che si aggira attorno i 1495 kg.

Essenziale il grande apporto aerodinamico che assicura all’Agera RS un carico di soli 485 kg alla velocità di 250 km/h.

La trazione è posteriore ed il cambio rigorosamente sequenziale a 7 rapporti.

La potenza massima è sprigionata a 7.800 giri/min.

auto di serie più veloce al mondo

Koenigsegg Agera RS. L’auto dei record

Sono ben cinque i record inanellati dalla hypercar svedese sul deserto americano.

La Agera RS infatti si è affermata come l’auto di serie più veloce al mondo su ben cinque test:

  •  record assoluto di velocità per un’auto in vendita: con una velocità media di 446,97 km/h nei due sensi di marcia. ( effettuate per azzerare gli effetti del vento favorevole e contrario)
  •  velocità massima  mai registrata su strada pubblica: 457,49 km/h raggiunta  (nel senso di marcia con il vento a favore). 
  •  miglior tempo nella prova 0-400-0 km/h,: la Agera ha limato tre secondi alla precedente misurazione (che si attestava da 36,44 a 33,29 secondi).
  •  velocità media più alta in assoluto su strada pubblica nel chilometro lanciato: migliorando il primato storico del 1938;
  • velocità media più alta di sempre nel miglio lanciato: Altro record risalente al 1938. (La velocità media raggiunta dall’Agera è di 445,54 km/h e 444,66 km/h, stabilita dal primo all’ultimo metro nei due sensi di marcia, annientando così il primato del 1938 della Mercedes Benz Rekordwagen W125 da gara (modificata), che raggiunse i 432,70 km/h nel chilometro lanciato ed i 432,40 km/h nel miglio lanciato.

 

auto di serie più veloce al mondo

 

Agera e Bugatti. Eterno duello

Oltre ad aver abbassato il record della Bugatti Veyron, stabilito nel 2010, La Agera RS è stata la risposta ad un’altra sfida lanciata sempre dalla casa del gruppo Volkswagen.

Il recente duello tra Agera e Bugatti  risale già a settembre quando Bugatti aveva presentato al mondo la nuova supersportiva Chiron da 1.500 Cv di potenza e 2,4 milioni di euro di listino.

Bolide con cui la casa tedesca ha tentando di conquistare il primato nella prova “0-400-0”, (ovvero l’accelerazione da 0 a 400 km/h seguita dalla frenata più rapida possibile), registrando un tempo di 41,91 secondi.

Repentina la risposta della supercar svedese che ad ottobre è stata capace di migliorare la prestazione in maniera plateale fissando il cronometro a 36,44 secondi.

 

 

auto di serie più veloce al mondo
C’è da scommettere che non finirà qui. Molte le case automobilistiche che ambiscono ogni anno allo scettro della regina della velocità. La sfida all’Agera RS è già lanciata.

Agera RS Record Mondiale

Le auto del futuro in scena a Tokyo | Il Giappone svela il domani dell’automotive

Presentate al Salone di Tokyo le concept car del futuro. Nuovi capolavori dell’ intelligence mobility destinate a cambiare il futuro dell’automotive.

L’edizione 2017 del salone di Tokyo non ha tradito le attese. Da sempre la rassegna nipponica è una delle manifestazioni più attese al mondo, vera vetrina mondiale che mette in mostra le auto del futuro.

le auto del futuro

 

L’industria automobilistica e tutto il comparto automotive guarda con molta attenzione all’ appuntamento giapponese che da sempre rappresenta una tappa fondamentale per gettare le basi dell’ auto che verrà.

La quarantacinquesima edizione della kermesse, appena conclusasi, è stata caratterizzata dalla presenza di due comuni denominatori: elettricità ed autonomia di guida.

 

le auto del futuro

Le auto del futuro. Le sfide di Nissan, Toyota e Mazda.

Nissan rivisita la visione dell’automobile portando all’estremo il concetto di Intelligent mobility con il concept IMx.

le auto del futuro

Una crossover elettrica con 600 km di autonomia e guida autonoma di livello 5. Un auto capace di sostituirsi al guidatore in determinata situazioni.

In aggiunta all’auto che si guida da sola, Nissa  ha anticipato l’avvento di un C-suv elettrico entro pochi anni.

Se Nissan sembra scatenaya sulla corsa dell’auto del terzo millennio, Toyota non sta certo a guardare e presenta la sua visione avveniristica con il Concept I,

 

le auto del futuro

 

ed innovativi  crossover e monovolumi, dal nome roboante: Fine Comfort-Ride, caratterizzato dall’ alimentazione ad idrogeno e da una autonomia che raggiunge i mille chilometri.

 

Le auto del futuro

 

Ancora il gruppo Toyota, con il marchio Daihatsu, schiera in campo il concept di coupé: Compagno.

 

le auto del futuro

 

Una vettura dal design futurista con linee curiose e innovative (a partire dal tetto a goccia sbilanciato verso l’anteriore). Tra i marchi del gruppo anche Lexus arriva alla ribalta con la LS+ Concept. Autentica gioiello di innovazione che lancia più di uno sguardo ai sistemi di guida autonoma in arrivo per il 2020.

Le auto del futuro: Mazda reginetta della festa.

A prendersi la scena di fotografi ed appassionati è stata la Mazda con il suo modello Vision Coupé.

le auto del futuro

Altra reginetta la Kai Concept. Design accattivante per il prototipo che anticipa la nuova Mazda 3 abbinata all’inedita architettura “Skyactiv-Vehicle Architecture” e dotata di motore benzina “Skyactiv-x” che garantisce oltre il 30% in meno di consumi.

 

le auto del futuro

Le auto del futuro: Honda e Yamaha rivisitano l’elettrico e le due ruote

Honda investe sull’elettrico presentando la sua Sports Ev Concept, un coupé a due posti realizzato su una piattaforma ideata per auto a zero emissioni.

le auto del futuro

Dal primo produttore al mondo di moto e scooter, non poteva mancare lo sbarco delle due ruote nell’universo delle zero emissioni.

Honda rivisita il famoso Pcx in una versione elettrica alimentata da due batterie estraibili e ricaricabili, posizionate sotto la sella.

 

le auto del futuro

Tra i produttori di moto anche Yamaha alza la voce presentando due prototipi a quattro ruote: il pick-up Cross Hub Concept; 

le auto del futuro

 e l’Mwc-4, una vettura in grado di piegare in curva come una moto.
le auto del futuro

Le auto del futuro: Suzuki porta l’evoluzione del dune buggy

Immancabile Suzuki che presenta al mondo la show car e-Survivor. Linee e stile Dune Buggy che mixa sapientemente modelli come la storica Citroën Mehari con lo spaziale Moon Rover delle missioni lunari.  Alimentazione rigorosamente elettrica e con performance da fuoristrada.
le auto del futuro
Tokyo ancora una volta si mostra come l’occhio del futuro dell’automotive. Vero trionfo di innovazione e modernità che getta più di una base su come sarà la mobilità delle due e quattro ruote nell’imminente avvenire.
Distributore automatico auto Singapore

Singapore | Nasce il distributore automatico di supercar più grande al mondo

La nuova frontiera della vendita auto. A Singapore il distributore automatico di supercar. Un vero e proprio autosalone su 15 piani dove l’auto dei propri sogni viene scelta sul tablet.

 

Distributore automatico di supercar

 

Non più sigarette, caramelle o bibite.  A Singapore fanno le cose in grande: da oggi l’auto si compra al distributore automatico. E che auto!

Si perchè il distributore automatico di automobili , inaugurato a Singapore da Autobahn Motors (azienda specializzata nella vendita di automobili ed auto di lusso usate), non si limita a consegnare semplici vetture ma autentiche supercar.

Ferrari, Bentley, Lamborghini, Porsche, Rolls Royce e tantissimi altri marchi e modelli superlusso (anche d’epoca) disposti su un un autentico autosalone di 15 piani di altezza che distribuisce le vetture più belle e costose del pianeta.

La struttura, dal design elegante in vetro ed acciaio, può ospitare sino a 60 esemplari ed ogni livello espone 4 pile di auto tale da creare il parcheggio multipiano più esclusivo al mondo.  Ogni vettura è collegata a terra da un ascensore con piattaforme mobili.

 

Distributore automatico di supercar

Distributore automatico di supercar: come funziona

Non aspettatevi di poter inserire la monetina o la banconata come al self service.

Il sofisticato meccanismo di selezione e consegna della vettura avviene tramite l’utilizzo di un modernissimo programma denominato:  “Automotive Inventory Management System”.

Attraverso questo sistema informatico i clienti possono selezionare la vettura che desiderano, sfogliando il catalogo da uno schermo touch screen posizionato al pian terreno.

Una volta selezionata la vettura questa viene consegnata fisicamente al compratore in pochissimi minuti: un carrello robot individua l’auto scelta e la preleva nel suo scomparto consegnandola davanti ai suoi occhi.

L’acquisto viene definito tramite l’intermediazione del personale dell’Autobahn Motors, che si occuperà di tutti gli aspetti legali e burocratici  legati alla vendita dell’auto.

 

Una rivoluzione architettonica e urbanistica

Un’idea che non solo ha rivoluzionato in maniera suggestiva il modo di vendere e acquistare le automobili ma ha risolto anche uno dei problemi più sentiti dalle grandi metropoli: lo spazio. 

Sfruttando lo sviluppo verticale si è riusciti infatti ad offrire un servizio pratico ed allo stesso tempo creativo ed innovativo, come ha spiegato Gary Hong (general manager di Autobahn Motors).

Singapore e gli altri

Il distributore di auto di lusso di Singapore non è l’unico nè il primo al mondo: l’utilizzo di questi distributori automatici è già presente negli Stati Uniti e in Europa .

In America l’azienda Carvana permette al cliente di ritirare l’auto, appena acquistata, in uno dei sui grandi distributori  (come quello di Sant’Antonio in Texas che può ospitare fino a 30 auto divise su 8 piani).

 Distributore automatico di supercar Carvana
Scatola nera sulle automobili

Scatola nera sulle automobili | Il dispositivo diventa obbligatorio dal 2018

Dell’introduzione della Scatola nera sulle automobili se ne parla dal 2016, in occasione della presentazione in parlamento del DDL sulla Concorrenza. Oggi l’argomento torna prepotentemente alla ribalta e con tutta probabilità il termine previsto per l’introduzione obbligatoria della scatola nera sarà il 2018.

Una innovazione che comporterà significativi cambiamenti per gli automobilisti e per le compagnie assicurative.

Vediamo nel dettaglio le caratteristiche della novità:


Scatola nera sulle automobili: Cos’è? A cosa serve? Vantaggi e svantaggi applicativi

La Scatola nera è’ un dispositivo elettronico corredato da un sistema di GPS.

Il dispositivo è in grado di raccogliere una banca dati inerenti:

  • il comportamento,
  • la condotta
  • e lo stile di guida dell’assicurato.

 

I vantaggi della scatola nera.

Tempi duri per i “furbetti del volante”

La scatola nera sarà infatti un importante alleato per le compagnie assicurative.

Quest’ultime sono tra le maggiori sostenitori del dispositivo, in quanto il suo utilizzo si rivelerà uno strumento indispensabile per contrastare le frodi.

Grazie alla black box infatti sarà possibile valutare i comportamenti indisciplinati e fraudolenti degli assicurati.

I dati raccolti dalla scatola nera avranno rilevanza in sede legale non solo per determinare le cause e le dinamiche del sinistro, ma tenderanno anche a smascherare comportamenti disonesti e truffe assicurative che sempre di più si stanno diffondendo come triste costume nazionale.

Il vantaggio per gli automobilisti si tradurrà (o almeno dovrebbe) in una significativa diminuzione del costo della polizza RC Auto.

A seguito dell’approvazione del DDL Concorrenza infatti, è stato previsto che per tutti gli automobilisti che installeranno la scatola nera, le compagnie assicurative saranno obbligate ad effettuare una significativa diminuzione del costo della polizza assicurativa degli italiani (tra le più onerose d’Europa).

Il vantaggio si manifesta anche nella possibilità di poter accedere alle più economiche offerte di “assicurazioni auto a km” sfruttando il sistema a rilevazione chilometrica di cui la scatola nera è dotata.

Inoltre, grazie al GPS integrato, la black box permetterà la localizzazione in tempo reale del veicolo in caso di furto, guidando il pronto intervento delle forze dell’ordine.


 

Gli Svantaggi.

L’unico svantaggio rinvenibile ad oggi circa l’utilizzo della scatola nera è legato alla privacy.

L’operatività H24 del dispositivo, non lascia certamente spazio alla discrezione.

La quantità di informazioni che il dispositivo comunica circa l’automobilista, (nonché la sua geolocalizzazione) sono avvertite dagli utenti come una forte invasione della sfera personale.

Sull’argomento è comunque intervenuto il “Garante della privacy” che ha fugato ogni dubbio circa la legittimità della black box.

A tutela dell’utente sono state introdotte tutte le opportune garanzie.

Spetterà infatti al “cittadino decidere se comunicare o meno i dati sensibili” al momento dell’installazione del dispositivo.

Inoltre tutti i dati raccolti nelle scatole nere saranno automaticamente distrutti ogni 7 giorni dalla loro acquisizione, così da tutelare la riservatezza degli automobilisti che non si vedranno così “schedati” nelle loro abitudini.

Prepariamoci dunque all’ennesima novità nelle nostre strade, con la speranza che porti beneficio alla sicurezza e, perché no, alle tasche degli automobilisti italiani.

fibra di Carbonio

La fibra di Carbonio | Il nuovo futuro dell’Automotive

Abbiamo detto come il mondo dell’automotive si stia avvicinando a grandi passi all’utilizzo di materiali sempre più innovativi e performanti per la produzione delle loro autovetture: il futuro del settore automobilistico è la fibra di Carbonio

Contestualmente all’avvento dell’alluminio (di cui avevamo già parlato in questo articolo: L’Alluminio | La Nuova Frontiera dell’Automotive) un altro materiale sta incontrando rapidamente il gusto dei grandi costruttori e delle grandi case automobilistiche.


fibra di Carbonio

La fibra di Carbonio

Grazie alle sue proprietà questa lega si sta velocemente affermando come il materiale privilegiato nella produzione di veicoli, soprattutto nel comparto delle auto sportive.

Vediamone insieme i vantaggi:

 

La resistenza e proprietà meccaniche

I CFRP (Carbon Fibre Reinforced Polymer) non sono molto diversi dagli altri materiali compositi.

Il concetto è sostanzialmente lo stesso: una matrice dalle proprietà meccaniche non molto elevate e da fibre molto resistenti che hanno la funzione specifica di assorbire gli urti.

Uno dei compositi tecnologici più conosciuti ed usati negli ultimi anni è la fibra di vetro, costituita da fibre di vetro che aggregate tra loro creano un grande rinforzo.

La fibra di carbonio per intenderci riprende il medesimo concetto con il vantaggio però di una resa molto più performante.

Basti pensare che una fibra di carbonio che misura pochi micron ( ovvero millesimi di millimetro) è in grado di creare delle composizioni resistentissime, molto superiori a quelle di diversi metalli.


Carbonio: sinonimo di Leggerezza

Leggerezza significa migliori prestazioni e più bassi consumi.

Due fattori da sempre molto cari all’industria automobilistica.

Realizzare una vettura dal peso limitato comporta la possibilità di progettare vetture dal perfetto rapporto peso e potenza (considerazione decisamente importante soprattutto nel comparto delle auto di alta gamma, sportive o da competizione) e dalle emissioni decisamente più controllate.

Auto più green quindi, attente all’ambiente (fattore non secondario stante le sempre più stringenti limitazioni e normative internazionali che regolamentano le emissioni atmosferiche dei nostri mezzi), ma anche alle tasche degli automobilisti sempre più dilapidate dai continui rialzi del costo del carburante.

Recenti studi hanno dimostrato che l’utilizzo del carbonio può ridurre fino a metà il peso dell’auto, migliorandone l’efficienza di quasi il 35%.


fibra di Carbonio

Versatilità e resa estetica

Così come per l’alluminio, anche il carbonio si presta ad essere utilizzato per ogni parte dell’automobile o quasi.

La fibra di carbonio viene adoperata:

  • nel telaio;
  • nella componentistica meccanica;
  • nelle parti del motore;
  • nella trasmissione;
  • Inoltre, la veste estetica della fibra di carbonio la rende particolarmente apprezzata per rivestire parti interne dell’auto.

 

Pellicole di Carbonio sono utilizzate per:

  • le modellature degli sportelli
  • i cruscotti

  • il volante

  • le console centrali

  • i sedili


Gli Svantaggi

  • Al di là dei pregi, l’utilizzo del carbonio presenta allo stato attuale uno svantaggio non indifferente legato ai costi.
  • I costi di produzione sono infatti ancora altissimi.
  • Uno studio pubblicato dall’associazione dei produttori tedeschi nel 2012, stabilisce come la “fibra di carbonio costa quasi 70 euro al chilo verso i 6 dell’acciaio pesante e ben 15 euro allo stato grezzo verso gli 0.75 dell’acciaio”.
  • La visione per il futuro è però ottimistica, in quanto l’uso sempre più diffuso e la rapida scalata del carbonio nell’industria automobilistica porterà in un prossimo futuro ad una drastica riduzione dei prezzi verso un miglior livellamento dei costi.

 

Le grandi case automobilistiche alla conquista della fibra di Carbonio.

  • La sfida del carbonio è stata colta dai più grandi marchi dell’automobilismo mondiale.
  • In primis marchi come BMW, Volkswagen, e Ford sgomitano per assicurarsi il primato nel futuro dell’automobile.
  • Interesse spinto anche dalla visione globale dell’automotive, sempre più orientata a produrre veicoli leggeri e d’elite, attenti alle emissioni, all’impatto sull’ambiente e sui risparmi degli automobilisti.