divieto di fumare in auto

Divieto di Fumare in Auto | Sanzioni pesanti per i trasgressori

Dal 2 febbraio 2016 entra in vigore il nuovo D.lgs n.6 del 12 gennaio 2016 che introduce il divieto di fumare in auto in presenza di bambini e donne in gravidanza. Sanzioni sino a 500 euro per i trasgressori.

Nuovo giro di vite per tutti gli automobilisti e fumatori italiani, dopo il divieto di cellulare alla guida, dal 2 febbraio 2016 viene introdotto il nuovo divieto di fumare alla guida.

Il ddl presentato al Senato nel 2015 cerca di allinearsi così alla direttiva 2014/40/UE sui prodotti del tabacco.

 

 

divieto di fumare in auto

 

Divieto di fumare in auto: cosa dice in concreto il decreto

La nuova normativa che disciplina il divieto di fumare in auto è il decreto legislativo n.6 del 12 gennaio 2016  (entrato in vigore il 2 febbraio 2016che determina i casi in cui è vietato accendersi una sigaretta alla guida e le relative sanzioni.

Molte sono le normative e le leggi che nel tempo si sono susseguite a tutela dei non fumatori.

Prima di oggi era vietato fumare nei luoghi chiusi, nei bar, nei ristoranti e negli uffici. La legge nazionale non aveva però ancora aperto una disciplina inerente il fumo in auto.

La normativa vuole creare così un ulteriore deterrente per i fumatori, con il duplice obiettivo di tutelare la salute dei fumatori attivi e passivi e, allo stesso tempo, aumentare la sicurezza nelle strade scoraggiando i comportamenti indisciplinati degli automobilisti.

 

Divieto di fumare in auto: le ragioni della normativa

La normativa antifumo in auto mira a perseguire dunque un duplice risultato:

Da una parte la legge vuole sensibilizzare alla tutela della salute dei fumatori attivi e passivi incoraggiandoli a rinunciare alla tanto agognata sigaretta;  dall’ altra vuole aumentare la sicurezza in auto.

E’ comprovato infatti come l’atto di fumare alla guida comporti una serie di atti e comportamenti che inevitabilmente vanno ad incidere sull’attenzione ed i riflessi dei guidatori, con gravi ripercussioni sulla sicurezza stradale. (Una Statistica riporta come il 15% degli incidenti stradali sono dovuti a distrazione).

 

Divieto di fumare in auto: cosa afferma la legge 

La legge si ispira alla normativa 584 dell’11 novembre del 1975 che ad oggi disciplina il divieto di fumare nei locali pubblici e negli uffici.

Sono state introdotte in decreto alcune novità fortemente sostenute dal Ministero della salute con l’obiettivo di assicurare la maggior protezione possibile per i minori:

  • divieto di vendita ai minori dei prodotti del tabacco di nuova generazione;
  • divieto di fumo in autoveicoli in presenza di minori e donne in gravidanza;
  • vietato fumare nelle pertinenze esterne degli ospedali e degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) pediatrici, nonché nelle pertinenze esterne dei singoli reparti pediatrici, ginecologici, di ostetricia e neonatologia;
  • inasprimento delle sanzioni per la vendita e somministrazione di prodotti del tabacco, sigarette elettroniche e prodotti di nuova generazione ai minori;
  • verifica dei distributori automatici, possibilmente al momento dell’istallazione e comunque periodicamente, al fine di controllare il corretto funzionamento dei sistemi automatici di rilevamento dell’età dell’acquirente.

Tutela di donne e bambini

Il divieto di fumare in auto mira in primis a proteggere la salute dei soggetti più vulnerabili ai danni causati dal fumo passivo. Per questo la normativa pone il divieto di fumare in presenza di minori di anni 18 e di donne in stato di gravidanza.

Il decreto regolamenta 3 casi specifici:

  • fumo in presenza di minori tra i 12 ed i 18 anni;
  • in presenza di minori fino a 12 anni;
  • in presenza di donne in stato di gravidanza.

Il dlgs n.6 del 12 gennaio 2016 pubblicato in gazzetta ufficiale disciplina chiaramente i casi di divieto di fumare:

Il testo recita:

È vietato fumare nei locali chiusi, ad eccezione di:

  • quelli privati non aperti ad utenti o al pubblico;
  • quelli riservati ai fumatori e come tali contrassegnati.”

Il divieto di cui al comma 1 è esteso anche:

  • alle aree all’aperto di pertinenza delle istituzioni  del sistema educativo di istruzione e di formazione;
  • le pertinenze esterne delle strutture universitarie ospedaliere, presidi ospedalieri e IRCCS pediatrici;
  • le pertinenze esterne dei reparti di ginecologia e ostetricia, neonatologia e pediatria delle strutture universitarie ospedaliere e dei presidi ospedalieri e degli IRCCS.

Con riferimento agli automobilisti:

Il divieto di  cui al comma 1  è esteso al conducente di autoveicoli, in sosta o in movimento ed ai passeggeri a bordo degli stessi in presenza di minori di anni diciotto e di donne in stato di gravidanza”. (art. 24 d.lgs n.6 del 12 gennaio 2016).

 

Le sanzioni

Come detto la legge riprende la normativa 584 dell’11 novembre del 1975 disciplinante il divieto di fumare nei locali pubblici.

Le sanzioni pertanto sono disciplinate dall’art. 7 della legge del 1975, aggiornata dall’articolo 52, comma 20, della legge 448 del 2001 che così recita:

” I trasgressori sono soggetti alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 25 ad euro 250. Nel caso in cui invece ci siano a bordo dell’auto minori di età inferiori ai 12 anni o donne in gravidanza le sanzioni raddoppiano e possono arrivare a 500 euro.

Da sottolineare come la legge non faccia riferimento agli adulti non fumatori ed agli anziani (per i quali non è prevista sanzione se sono a bordo dell’auto).

Questo fa sorgere più di un interrogativo: se l’intento è tutelare chi non fuma, un adulto non fumatore è comunque costretto a respirare fumo passivo, così come gli anziani.

La sanzione viene pagata all’autorità che ha materialmente stabilito la sanzionabilità:  Polizia di Stato, Carabinieri o Polizia Municipale.

Nessuna sanzione per l’uso di sigarette elettroniche

Il divieto di fumare in auto sembrerebbe non estendersi a coloro che fanno uso di sigarette elettroniche:

“Il presente decreto non si applica alle sigarette elettroniche ed ai contenitori di liquido di ricarica soggetti all’obbligo di autorizzazione […].” (art. 21 d.lgs n.6 del 12 gennaio 2016)

 

Una normativa che va quindi ad integrare una serie di campagne antifumo che da anni imperversano nel Paese allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e scoraggiare l’uso della sigaretta, facendo leva sul buon senso degli automobilisti fumatori ed, in ultimo, sulla forza deterrente delle pesanti sanzioni previste.