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Clausole assicurative e carrozzerie fiduciarie, facciamo chiarezza.

Sicuri che le polizze che limitano gli indennizzi a chi sceglie senza vincoli il riparatore siano legali? Facciamo un po’ di chiarezza.

Tutti i carrozzieri sanno bene che non è legittimo differenziare o ridurre il risarcimento a seconda di chi ripara l’auto, sia nelle RC auto che nelle garanzie dirette.

Le clausole che prevedono franchigie o penali se l’assicurato si rivolge a carrozzerie non convenzionate sono illegittime perché vessatorie. Queste clausole infatti penalizzano il consumatore creandogli problemi nella libera scelta del riparatore, condotta illegittima e non in linea con il Codice del Consumo.

La III Sez. civile della Cassazione, con la sentenza del 15 maggio 2018 n. 11757, ha però creato un po’ di confusione perché, secondo ambienti filo assicurativi, la Corte avrebbe attraverso questa sentenza ritenuto legittime le polizze di Presto & Bene rendendo lecito quello che invece lecito non è, ovvero ridurre i risarcimenti nel caso ci si sia rivolti ad un carrozziere fiduciario.

Questa sentenza però non aveva mai sostenuto tale tesi ma si era sostanzialmente limitata a affermare che è lecito proporre polizze che non prevedono il pagamento diretto in denaro ma risarcire l’assicurato sotto forma di riparazione.

Questa primavera il tribunale di Torino, con la sentenza n 1067 del 7 marzo 2019, è ritornato sulla questione Presto & Bene, chiarendo che le polizze AP&B non legittimano la riduzione del risarcimento, poiché sono polizze che prevedono erogazioni in denaro e non la riparazione a cura e spese dell’assicuratore.

Punto molto interessante di questa sentenza infatti è proprio questo: l’assicuratore può fare, teoricamente, polizze che prevedono riparazioni in alternativa al pagamento. Deve però escludere ogni erogazione di denaro dalla polizza, specificare le modalità di riparazione e fornire garanzie sulla qualità della riparazione.

In definitiva, siete liberi di scegliere su quale carrozziere riporre la vostra fiducia. 

Come compilare correttamente il Modulo CAI

Ci capita spesso di dover intervenire nella riparazione di auto incidentate e riscontrare ritardi e difficoltà di svolgere i lavori in quanto, al momento dell’incidente, non sono state rilevate le informazioni necessarie che chiariscano le dinamiche e rendano accessibile il risarcimento da parte dell’Assicurazione.

Questo accade perché, spessissimo, non viene compilato correttamente il modulo CID, chiamato comunemente constatazione amichevole (CAI) o modulo blu. Continua a leggere